Giovedì 10 dicembre alle ore 11 è previsto un sit-in di Radicali Cuneo davanti al Palazzo del Comune di Cuneo in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e per chiedere che il Governo italiano si mobiliti con energia per la liberazione del ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali, condannato a morte per un ridicolo crimine, mai commesso, di spionaggio, confessato dopo tremende torture. Secondo i radicali la condanna a morte è utilizzata dal regime dell’Iran come strumento principale contro gli oppositori politici, prigionieri di coscienza, donne e perfino minorenni.
Dichiarano i militanti: “La scorsa settimana abbiamo scritto al Presidente della regione Cirio ed ai Consiglieri regionali per chiedere che Palazzo Lascaris si mobilitasse al fine di richiamare il nostro ambasciatore per salvare la vita ad un uomo che tanto ha fatto per il nostro Paese e per la nostra Regione, che in Piemonte ha vissuto e lavorato, tessendo una rete di rapporti e apportando il suo contributo di esperto alle nostre università. Abbiamo scritto anche al Sindaco di Cuneo, oltre che ai consiglieri comunali. Purtroppo non abbiamo ricevuto risposta dall’amministrazione comunale, e questo ci preoccupa e ci fa arrabbiare. Scenderemo in piazza giovedì per chiedere un impegno costante a tutte la istituzioni in difesa dei diritti umani, oltre che per chiedere di salvare Djalali. Invitiamo singoli e gruppi a partecipare”.