- La città di Cuneo ha un patrimonio pubblico di circa 14.000 alberi su viali e piazze. Questo è quanto riportato nell’informativa generale nella home del Comune. Con l’invasione del tarlo asiatico ne sono stati abbattuti finora molte centinaia, quasi un migliaio e purtroppo non è ancora bloccato il contagio.
Dovranno essere sostituiti, quando sarà arginato il contagio.
-Si rende necessario effettuare quanto prima il censimento degli alberi, come previsto dalla legge n. 10 del 16/2/2013, vincolante per i Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Tuttavia il catasto degli alberi non è stato ancora realizzato a Cuneo per cui, non essendo possibile al momento disporre di dati conoscitivi in merito, non si può procedere agli step successivi ed effettuare le valutazioni patrimoniale, gestionale ed ambientale. Quindi non sappiamo ad es. quanto valgano i cedri di piazza Europa, né quanto valgano gli alberi dell’ex caserma Montezemolo, né quelli del viale Angeli, né di altre zone della città. Né quali siano gli interventi necessari per la cura della loro salute, né quali di essi possano costituire un eventuale pericolo per l’incolumità pubblica. E neppure quando e come sia programmabile la serie di interventi ordinari e straordinari di cura, pur essendo in vigore da oltre 8 anni la legge citata.
-Tale omissione di un obbligo di legge è particolarmente grave e costituisce un danno per Cuneo.
-L’abbattimento dei 9 magnifici cedri che da circa 60 anni ornano Piazza Europa, purificando l’aria nei pressi dell’incrocio più trafficato in centro, è un danno ecologico di rilievo. Senza aver effettuato le necessarie ed obbligatorie valutazioni, si è addirittura espletato, senza successo, un bando di gara per un parcheggio nella piazza. Tale progetto prevede due piani interrati e sarebbe effettuato, in contrasto con quanto indicato da gran parte degli abitanti e dai movimenti ecologisti e con fondi comunali.
Chi ha redatto i progetti per il Viale degli Angeli e per la Caserma Montezemolo come ha potuto procedere senza la preliminare ed obbligatoria catalogazione e valutazione? Non accettiamo approssimazioni ed incongruenze in un ambito così rilevante per la salute pubblica e per il panorama urbano.
-Chi sarà l’acquirente del legname ed a quale importo? Si procederà con un’asta?
-Inoltre neppure esiste, al momento, un Regolamento per il Verde Urbano
Facciamo presente che i progetti di cui abbiamo notizia da “La guida” sono come al solito assunti senza una partecipazione informata dei Cuneesi, che sono a pieno titolo i proprietari del verde urbano, ma cui è vietato anche solo discutere dei possibili progetti: sono di fatto sempre messi di fronte al piatto pronto, senza scelta di menù.
Rileviamo anche l’impossibilità di fruire del bellissimo parco della ex-Caserma Montezemolo, ormai da alcuni anni bene della Città, ma precluso alla popolazione, non solo come parco pubblico ma addirittura destinato a progetti non condivisi e comunque oggi del tutto assurdi, come una piastra cementificata per spettacoli in epoca e dopo il Covid.
La Montezemolo fa parte della storia di Cuneo, il suo patrimonio arboreo deve essere salvaguardato, come previsto dall’art. 7 dalla legge n.10/2013 citata, come parco arboreo monumentale.
-L’attenzione deve essere inoltre posta sulla necessità di evitare l’inquinamento luminoso, perché vogliamo anche attenzione alla nostra salute, salvaguardare i cronoritmi biologici degli esseri viventi, poter ancora vedere la notte e le stelle.
-Vogliamo essere presenti e partecipare con un’informazione che si possa discutere e non trovare precotta, non è più il tempo.