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GPA, Blengino e Depetro: "Consigliera Mallone confusa. Reato universale orrore giuridico"

31-05-2023 12:14

Ufficio stampa

Comunicato stampa,

GPA, Blengino e Depetro: "Consigliera Mallone confusa. Reato universale orrore giuridico"

“Il linguaggio e le parole sono importanti. La Consigliera Noemi Mallone sostiene che il modo più corretto di chiamare la gestazione per altri sia “ut

“Il linguaggio e le parole sono importanti. La Consigliera Noemi Mallone sostiene che il modo più corretto di chiamare la gestazione per altri sia “utero in affitto”, quando invece il termine Gestazione per altri è puramente descrittivo, quindi neutro, e il secondo (da lei scelto) sottende, al contrario, un giudizio morale. Noi preferiamo instaurare un dibattito sulla questione libero da pregiudizi e senza condizionamenti aprioristici”. Così in una nota Filippo Blengino, Segretario di Radicali Cuneo “G. Donadei”, e Alice Depetro, Presidente di +Europa Granda, in risposta alla lettera aperta divulgata ieri dalla Consigliera di Fratelli d’Italia del capoluogo.

 

È completamente insensato utilizzare la parola affitto nel contesto della GPA anche perché non vi è alcuna transazione di denaro nelle proposte da noi sostenute. La gravidanza sarebbe a titolo completamente gratuito, la gestante non riceverebbe soldi. Quello di questa destra è sessismo mascherato da vile pietismo: le donne che decidono di sottoporsi a GPA sono consapevoli a cosa vanno incontro, ben informate dal consenso medico-paziente, soprattutto assolutamente in grado di fare scelte autonome sulla propria salute e sul proprio corpo. Ci stupiamo che Mallone, in quanto donna, sia così netta nell’affermare che queste gestanti siano solo vittime sfruttate, senza esitare quindi a ritenerle incapaci di compiere una scelta autonoma. E ci stupiamo ancora di più di come Mallone, in quanto avvocato, possa confondere il tema della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali, su cui il Consiglio comunale di Cuneo si è espresso a favore recentemente, con quello della GPA e, ancor di più, possa considerare come costituzionalmente accettabile l’introduzione del reato universale sulla GPA. I bambini una volta nati – concludono Blengino e Depetro-, indipendentemente da come siano venuti al mondo, devono essere riconosciuti come figli dei genitori che si sono assunti la responsabilità genitoriale”.

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